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I CAM del settore edile e la tutela della risorsa idrica

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CAM nel settore edile e tutela dell’acqua

La tutela delle risorse idriche riguarda ambiti anche molto diversi tra loro. L’acqua è un bene essenziale. La utilizziamo per produrre e per vivere. Non c’è ambiente antropizzato che non sia connesso con il consumo idrico e quindi con la necessità di progettarne e gestirne il risparmio e l’uso.
L’edilizia è un settore importante: ogni edificio “consuma” acqua, in fase di costruzione e lungo tutto il suo ciclo di vita. Molto si può fare per progettare e per costruire edifici green capaci di risparmiare e recuperare energia e acqua. Questo ci porta ai criteri che permettono di realizzare edifici sostenibili: nei CAM – Criteri Ambientali Minimi dell’Edilizia – anche la risorsa idrica è uno dei fattori di salvaguardia.

Che cosa sono i CAM Edilizia?

I Criteri Ambientali Minimi definiscono come devono essere un progetto, un prodotto o un servizio per garantirne la sostenibilità. Le Pubbliche Amministrazioni hanno l’obbligo di redigere delle gare d’appalto sulla base dei CAM. I CAM Edilizia definiscono la sostenibilità ambientale di un edificio, mentre lo si costruisce, lo si ristruttura o si fa manutenzione. Di recente, nel giugno 2022, il Ministero della Transizione Ecologica ha aggiornato i CAM Edilizia.

Criteri per la risorsa idrica nel paesaggio e nell’insediamento urbano

All’articolo 2.3 del Decreto del giugno 2022 si interviene sulle specifiche progettuali di livello territoriale-urbanistico. Le normative CAM disciplinano l’impatto sulla natura e sul paesaggio e la configurazione delle infrastrutture primarie, anche in relazione all’acqua.

Relativamente all’impronta ambientale, si entra nel merito della conservazione degli habitat presenti, della corretta gestione dei reflui, delle acque di prima pioggia e di dilavamento, della tutela delle acque sotterranee:

  • la conservazione e il ripristino degli ecosistemi fluviali escludendo qualsiasi immissione di acque reflue non depurate;
  • la rimozione di rifiuti e il recupero, quando possibile, del materiale di rifiuto;
  • la realizzazione di impianti di depurazione delle acque di prima pioggia se inquinate;
  • la corretta gestione delle acque di deflusso da superfici impermeabilizzate sia per la prevenzione delle conseguenze di fenomeni metereologici intesi, sia per la depurazione dagli eventuali inquinanti;
  • la prevenzione di fenomeni di erosione e smottamento del suolo per garantire il corretto flusso delle acque superficiali;
  • la prevenzione di sversamenti di liquidi inquinanti sul suolo e nel sottosuolo;
  • la captazione e la depurazione di acque inquinate.


A livello di infrastrutture primarie
, si prevede in particolare il convogliamento separato e l’accumulo delle acque meteoriche, da riutilizzare per l’irrigazione o per l’alimentazione delle cassette di scarico dei servizi igienici.

Riguardo al risparmio idrico, l’impianto idrico deve essere dotato di sistemi di riduzione del flusso, di controllo della portata e della temperatura: rubinetteria temporizzata ed elettronica, cassette a doppio scarico per i bagni.

I CAM Edilizia e l’acqua in cantiere

Anche l’installazione del cantiere edile comporta rischi per l’ambiente e i CAM disciplinano questo aspetto elencando i criteri di prestazione ambientale che devono trovare posto nella Relazione CAM. Anche la risorsa idrica deve essere oggetto di specifici criteri di gestione in fase di cantiere.

  • La protezione e la recinzione di fossi e torrenti
  • Le misure per il risparmio idrico
  • La gestione delle acque reflue di cantiere, delle acque piovane e di lavorazione
  • La protezione del suolo e del sottosuolo, delle acque superficiali e sotterranee
  • La previsione delle necessarie misure come impermeabilizzazione di aree di deposito, la depurazione, le reti di drenaggio e scarico, ecc.

La fase di verifica

Al termine del progetto di costruzione o ristrutturazione, è richiesta una fase di verifica secondo i protocolli di sostenibilità energetico-ambientale (Rating System) a livello nazionale e internazionale. Servono per verificare i criteri di selezione dei candidati, i requisiti delle forniture, dei servizi o dei lavori e il rispetto delle clausole contrattuali. Sono gli stessi CAM ad indicare i mezzi di prova con i quali svolgere la verifica in base alle diverse specifiche a cui si riferisce il progetto.

CAM: consumi sostenibili e economia circolare

Lo scopo dei CAM è quindi quello di promuovere una produzione e un consumo sostenibili e di economia circolare. I CAM edilizia rispondono all’esigenza della Pubblica Amministrazione di ridurre l’impatto ambientale, razionalizzare i consumi, garantire la sicurezza e il benessere delle persone, risparmiare energia e risorse naturali.
E, per quel che riguarda la risorsa idrica, i CAM hanno l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’acqua, ridurne il consumo, disciplinare il riuso e la depurazione.