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Il riutilizzo delle acque reflue in industria

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Può un’impresa contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU e al contempo ottimizzare i costi e risparmiare sulle spese? La risposta è sì. Tra gli obiettivi c’è la gestione sostenibile dell’acqua e un’opportunità da cogliere è sicuramente il riutilizzo delle acque reflue industriali che – a fronte di un investimento iniziale – consente numerosi vantaggi in termini di consumi oltre che di impatto ambientale.

Scarsità d’acqua e consumi globali

Che l’acqua sia un bene prezioso è noto, ma altrettanto evidente dev’essere che le risorse idriche non sono inesauribili. Secondo il rapporto UNESCO 2108, negli ultimi cento anni il consumo d’acqua è cresciuto di 6 volte e cresce ogni anno dell’1%. Tra il 2010 e il 2050 potrebbe duplicare o addirittura più che triplicare a seconda delle aree geografiche. A ciò si aggiungono i cambiamenti climatici che minacciano la disponibilità di acqua, sia in quantità che in qualità.
Con l’aumento della popolazione e l’urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo, con la crescita globale della domanda di beni agricoli e di energia, la popolazione mondiale è destinata a dover fronteggiare un importante deficit di risorsa idrica.

L’impronta idrica nel settore industriale

Il consumo di acqua industriale costituisce circa il 20% del consumo idrico globale. Molti settori richiedono un impiego ingente di acqua per far funzionare il ciclo produttivo e quindi anche le aziende sono chiamate a investire per ridurre i propri consumi idrici. Tutto passa dalla consapevolezza: in primis del fatto che credere in una “green mission” molto spesso si traduce in un ritorno anche economico oltre che di immagine. E quale miglior modo di risparmiare l’acqua che il recupero di quella utilizzata per il ciclo produttivo?

Come riutilizzare l’acqua in industria

Per poter essere scaricati i reflui contaminati dai processi industriali devono essere trattati da impianti di depurazione specifici per le acque industriali. Un adeguato dimensionamento e la corretta implementazione tecnologica degli impianti di trattamento permettono però un ulteriore passaggio virtuoso, quello del riciclo. Le acque, trattate allo scopo, possono essere riutilizzate all’interno di un’azienda stessa o tra più aziende attraverso la simbiosi industriale.
Le diverse tecnologie disponibili per il trattamento dell’acqua comportano una specifica conoscenza della qualità dell’acqua necessaria per il riutilizzo e un iniziale investimento tecnologico. I vantaggi sono numerosi in termini di risparmio sulla quantità di acqua utilizzata, sulle spese energetiche e sul volume delle acque reflue generate. Concretamente: si risparmia per l’approvvigionamento di acqua e si riducono gli oneri di conferimento delle acque di scarico.
Le acque recuperate dalla lavorazione industriale possono essere riciclate per usi legati alla produzione stessa, anche se non in contatto diretto con alimenti, cosmetici o farmaci. E possono essere riutilizzate anche come acque di lavaggio, negli impianti antincendio, nei cicli termici.

Due esempi: il recupero dell’acqua nel tessile e nell’alimentare

Prendendo ad esempio due tra i settori che maggiormente necessitano di risorse idriche per le loro produzioni, il tessile e l’alimentare, vediamo come un corretto riutilizzo delle acque reflue è possibile e consigliato.
Nel settore tessile il principale beneficio è la possibilità di riutilizzare la risorsa trattata – non più conferita nelle acque nere – nel ciclo produttivo, tenendo conto che i trattamenti dell’acqua possono differire a seconda delle sostanze di cui devono essere ripulite e che gli standard minimi di qualità da raggiungere per il riutilizzo sono stabiliti per legge.
Anche nel settore alimentare le acque reflue possono essere reimpiegate nel processo produttivo, anche se non possono venire in contatto diretto con gli alimenti. Le moderne tecnologie consentono di raggiungere un’ottima qualità dell’acqua dopo il trattamento, richiesta nell’industria alimentare per ogni tipologia di reimpiego. Altri esempi di riutilizzo dell’acqua trattata includono il raffreddamento, la sanificazione generale degli impianti o l’irrigazione di spazi verdi.
Come in ogni ambito della sostenibilità ambientale, si tratta di consolidare una nuova mentalità dove ciò che è giusto per l’ambiente è anche utile, una concreta fonte di sviluppo economico.